Nella fase adulta, se una persona riceve una diagnosi di celiachia è una fase di revisione completa di tutte le quotidiane abitudini, anche alimentari a cui dare attenzione. quando dopo tanti anni, una persona che ha sempre partecipato a ritrovi conviviali, pranzi, feste dove ha mangiato “come tutti” si ritrova in una condizione dove deve imparare a scegliere in base alla nuova condizione fisica.

il cambiamento è quasi sempre una fase che comporta paura, smarrimento e iniziare un percorso nuovo è faticoso, soprattutto per iniziare con lo “smantellare” o rivedere tutte le abitudini che per tutti noi sono rassicuranti.

un abitudine protratta nel tempo è sempre senso di conforto, un punto fisso e stabile di noi, doverlo cambiare o eliminare porta la persona a perdere il suo equilibrio interiore e superare la paura del nuovo per poi piano piano adattarsi alla nuova condizione, avere la determinazione necessaria per far passare i primi giorni di assestamento e incamerarla come una nuova abitudine.

l’adulto, che dopo tanti anni in una certa condizione, si trova a dover cambiare la sua alimentazione, la sua routine, le sue abitudini, ha bisogno di supporto per:

  • Accettazione della nuova condizione se scoperta in età adulta- revisione abitudini
  • Confrontarsi con le nuove abitudini alimentari
  • Saper gestire la fame emotiva (sgarri, concessioni, ricadute, voglie di cibi particolari…)
  • Imparare a preparare pasti adottando la nuova dieta- sapersi alimentare correttamente ( saper variare gli alimenti, imparando a fare la spesa con gli alimenti possibili, organizzare anche i pasti per gli altri componenti della famiglia, gestione economica della spesa)
  • Saper gestire le occasioni conviviali

Il supporto psicologico nella fase di una novità e cambiamento delle abitudini aiuta a perseguire il nuovo stile di vita da adottare, supporta, sostiene la persona a trovare le sue risorse naturali, le sue strategie di adattamento, va ad aiutarlo a tirare fuori tutte le risorse disponibili per affrontare il cambiamento.

Quindi lo psicologo supporta:

  • La persona nella nuova dieta, gestire il rapporto con il cibo, con la fame emotiva
  • La persona, la famiglia per una maggiore serenità familiare e di coppia
  • La motivazione ad intraprendere il percorso
  • La volontà a continuare il percorso
  • A gestire i naturali momenti di ansia, di sconforto, di senso di solitudine
  • A gestire i momenti di rabbia, momenti di privazione
  • Imparare a gestire le occasioni conviviali per non sentirsi escluso
  • Essere ascoltati nei momenti di difficoltà, aiutati nella risoluzione dei problemi quotidiani correlati

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