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#PsicologiControLaPaura

 

Si legge dal sito del Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi:

La #paura è un’emozione potente e utile.  E’ stata selezionata dall’evoluzione della specie umana per permettere di prevenire i pericoli ed è quindi funzionale a evitarli.

La paura funziona bene se è proporzionata ai pericoli. Così è stato fino a quando gli uomini avevano esperienza diretta dei pericoli e decidevano volontariamente se affrontarli oppure no.

Oggi molti pericoli non dipendono dalle nostre esperienze. Ne veniamo a conoscenza perché sono descritti dai media e sono ingigantiti dai messaggi che circolano sulla rete. Succede così che la paura diventi eccessiva rispetto ai rischi oggettivi derivanti dalla frequenza dei pericoli. In questi casi la paura si trasforma in panico e finisce per danneggiarci.

 

Tutti noi Psicologi siamo uniti per aiutare la popolazione in questo momento così difficile che sta attraversando tutta l’ Italia, ma che si sta sviluppando in tutto il mondo.

Il #coronavirus è arrivato e sta portando grande paura, terrore, ha cambiato le nostre abitudini, ha cambiato la nostra vita attuale, è riuscito a far fermare scuole, aziende e purtroppo è riuscito a fermare moltissime vite umane.

in questo momento così particolare, dove gli equilibri sono cambiati, dove è importante restare a casa e riorganizzare lo stile di vita e la quotidianità non è facile adattarsi subito al nuovo stile di vita.

 

Ecco perché è importante un aiuto, un supporto per aprirsi alle emozioni, trovare un momento intimo per noi stessi, per riuscire a dar voce ai nostri pensieri e alle nostre emozioni. é importante continuare, o prendersi cura del nostro IO interiore, capire come stiamo vivendo questa nuova forma di vita, come stiamo gestendo la nostra quotidianità a livello individuale, familiare, amicale, lavorativo.

 

Sempre dalla pagina del Consiglio Nazionale  Ordini degli Psicologi:

Questa semplice figura permette di vedere la paura del coronavirus in prospettiva.

La figura mostra nella parte superiore i pericoli di cui si ha più paura di quanta se ne dovrebbe avere. In questi casi l’indignazione pubblica può suscitare panico e, di conseguenza, ansie sproporzionate e dannose. Nella parte inferiore, al contrario, ci sono i pericoli a cui siamo abituati e che non provocano paure.

La sproporzione tra le aree dei due cerchi mostra quanta differenza c’è tra paure soggettive e pericoli oggettivi.

(Fonte: Paolo Legrenzi, A tu per tu con le nostre paure. Convivere con la vulnerabilità, Il Mulino, 2019).

 

 

 

Ecco qui il link che vi porta ai mei contatti

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Siamo e Sono a disposizione per la salute e il benessere mentale della popolazione,

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