Raccontarsi

della Dottoressa Maria Lucia Peri

 

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescente volontà di “raccontarsi” delle persone, soprattutto tramite le piattaforme social, per molti è diventato un lavoro, per altri narrare eventi vissuti o la propria quotidianità diventa uno strumento di supporto o di condivisione per affrontare le sfide della vita. 

Le motivazioni che spingono verso tale processo sono fondamentali, anche per la nascita “dell’identità online” che andranno a creare.
Secondo la psicologa ed insegnante del Maryland University College, Patricia Wallace:
La maggior parte delle persone si costruisce e mantiene online una persona che è una versione potenziata di se stessa. Valorizza le caratteristiche positive e smorza quelle negative, a volte creando veri e propri personaggi nuovi rispetto al reale”.
 
Secondo questa visione ciò che viene mostrato alle altre persone è un’attenta selezione del “meglio di sè” e nonostante questa ricerca minuziosa non risultano esenti dal giudizio, poichè la formazione della prima impressione, difficile da modificare, è rapida e praticamente istintiva.
Purtroppo nella maggior parte di queste piattaforme i giudizi negativi, ma soprattutto i pregiudizi si estremizzano e le persone, spesso occultando la loro vera identità, si sentono in diritto di offendere o etichettare coloro che cercano di “presentarsi” al largo pubblico.
Nelle varie piattaforme possiamo trovare supporto sociale inerente ogni aspetto della vita umana, dai gruppi di neo mamme che raccontano le loro esperienze, a gruppi di mutuo aiuto per chi deve affrontare malattie dolorose o invalidanti.
Forse quelli più difficili da raggiungere per il supporto sono gli adolescenti, proprio coloro che ne avrebbero più bisogno a mio avviso, ma per vergogna o paura tendono a nascondere maggiormente le loro fragilità.
La mia speranza è che le persone possano continuare a raccontarsi ed aiutarsi utilizzando la narrazione, sia online che nell’interazione dal vivo, utilizzando sempre più questa tecnica di psicologia positiva, al fine di migliorare e migliorarsi reciprocamente, condividere e consigliarsi, sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni ed opinioni senza la paura del giudizio.
Non mi illudo che spariscano del tutto i pregiudizi, ma auspico che dando loro sempre meno forza ed importanza non trovino ancoraggi e possano affievolirsi.

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